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DOMANDA: Che cos'è un CORTO CIRCUITO? Negli esercizi relativi ai circuiti elettrici, quando si deve calcolare la corrente (I=Vo/R) bisogna tener conto anche del valore dell'induttanza?
 

RISPOSTA:
Con corto circuito si indica una connessione a resistenza nulla fra due punti a potenziale diverso. Siccome R è uguale a 0, mentre V è diverso da 0, I = V/R sarebbe infinita. Quindi non è assolutamente il caso di sperimentare il corto circuito sulla 220V di casa, c'è il rischio di prendersi una scarica, oltre a far saltare l'impianto, o meglio far scattare l'interruttore di protezione. In pratica la resistenza può essere molto piccola, ma non è proprio nulla e la corrente tende ad assumere valori molto grandi ma non infiniti; il processo si ferma prima, appunto quando la potenza assorbita è tale da far scattare l'interruttore (o in alcuni impianti da far fondere il fusibile). Corti circuiti accidentali avvengono in seguito all'usura dell'isolante che protegge i fili elettrici, perché i due fili del cavo entrano in contatto fra di loro. Tecnicamente si può cortocircuitare una resistenza connettendo ai suoi estremi un filo a resistenza nulla (o comunque molto piccola): in questo caso la ddp ai capi della resistenza cortircuitata diventa nulla (o molto piccola).

Passando all'esercizio, se metto una resistenza R1 in parallelo con una R2 = 0 o comunque << R1, tutta la corrente passerà per R2 e si dice che R1 è cortocircuitata, ovvero la posso ignorare ai fini del passaggio della corrente. Se invece metto in serie ad R1 una resistenza R2 = 0 o comunque << R1, la corrente che attraversa R1 rimane la stessa di prima, ovvero posso ignorare questa volta R2. In un circuito in corrente continua una induttanza si comporta come un corto circuito, con i risultati appena citati, a seconda che sia connessa in serie o in parallelo.

Per una dimostrazione pratica di come è possibile realizzare in modo semplice un corto circuito si può consultare la pagina Web di una scuola media: http://xoomer.virgilio.it/mbelculf/corto_circuito.htm.
 

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Per ulteriori informazioni, chiarimenti o suggerimenti manda un mail a:
Prof. F. L. Navarria (francesco.navarria .at. unibo.it)
Prof. T. Rovelli (tiziano.rovelli .at. cern.ch)
Prof. N. Moggi (moggi .at. bo.infn.it)
Dr.ssa N. Tinti (tinti .at. bo.infn.it)


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Ultimo aggiornamento 2 Marzo 2013