GLI STRUMENTI DI MISURA DIGITALI

Per alcuni, la caratteristica principale che differenzia gli strumenti di tipo digitale da quelli analogici, è la presenza di un display a cristalli liquidi sul quale viene riprodotto il risultato come una sequenza di cifre.
In effetti, anche nel linguaggio di tutti i giorni, l'appellativo digitale spetta a tutti quei dispositivi che hanno un display a cristalli liquidi, mentre per analogico in genere si intende tutto ciò che è "a lancette". Questa distinzione non è del tutto errata, ciò non toglie che sia abbastanza riduttiva poichè non fa luce sulle differenze concettuali e di funzionamento dei due tipi i strumenti.

Fondamentalmente uno strumento digitale compie le segunti operazioni:

- in ingresso legge un segnale, di tipo analogico, omogeneo alla grandezza osservata

- il trasduttore prende questo segnale e lo trasforma in una tensione, grandezza elettrica ed ancora analogica

- il segnale elettrico va al convertitore anologico-digitale che trasforma la tensione in ingresso in un segnale digitale.

I passi elencati si possono riassumere attraverso il seguente schema:

Una volta trasformato il segnale in ingresso da analogico a digitale lo strumento lo analizza a visualizza sul display il corrispondente risultato.
Vediamo in dettaglio come avvengono le due fasi principali appena citate e cioè come funziona un convertitore analogico-digitale e come viene elaborata l'informazione fornita da questo per ottenere il risultato visualizzato sul display.


Strumenti analogici
Le misure: introduzione