Può capitare di avere a
disposizione un generatore con una tensione fissa V ed aver
bisogno di utilizzare invece tensioni variabili. In questo caso si
può ricorrere ad un partitore
di tensione. Questo non è altro
che una resistenza variabile, di modo che la tensione ai suoi capi
può essere regolata a piacere.
![](partitori_file/image002.gif)
Se V = Va
– Vc è la differenza di
potenziale (d.d.p.) totale sulla resistenza
totale R
V1 = Vb
– Vc è la d.d.p. sulla parte di resistenza R1,
allora:
perché I è la stessa.
Attenzione
Questa equazione è valida
esattamente solo per un partitore aperto (senza carico) ed ha una
grande precisione nel caso di correnti piccole (resistenza di carico
molto grande).
Infatti, se Rc è la
resistenza di carico, calcolando Req
otteniamo:
![](partitori_file/image006.gif)
Per ricavare V1 è
necessario calcolare la corrente I1 che scorre attraverso
R1. Da I = I1+Ic e I1R1
= IcRc si calcola
![](partitori_file/I1.gif)
e quindi
![](partitori_file/V1.gif)
sostituendo l'espressione già
trovata per Req
![](partitori_file/image008.gif)
Si vede che se Rc è molto grande (R-R1)R1/Rc
è una quantità piccola e V1 è circa uguale a
V·R1/R.
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