Lavoro e potenza elettrica
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L’energia elettrica è una delle più diffuse e utilizzate forme di
energia. L’energia elettrica è generata da unaltro tipo di energia,
ad es. termica (combustibili vari), potenziale meccanica (idrica),
energia cinetica e pressione (eolica), lavoro meccanico, chimica,
solare, fissione nucleare e (forse un giorno) fusione nucleare. Essa
si lascia trasformare a sua volta in un altro tipo di energia. Anche
per le trasformazioni che producono o consumano l’energia elettrica
vale il principio di conservazione dell’energia. Si noti che
l’efficienza di trasformazione di un tipo di energia in un altro è
in molti casi lontana dall’unità.
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Analizziamo ora l’energia necessaria per mantenere il moto delle
cariche in un circuito elettrico, cioè attraverso una resistenza. Le
cariche si muovono all’interno di un conduttore sotto l’azione di un
campo elettrico; in effetti tale campo elettrico accelera gli
elettroni liberi per un breve periodo aumentando la loro energia
cinetica; ma gli elettroni non si muovono liberamente ma urtano
varie volte contro gli ioni del reticolo cristallino del conduttore.
In questo modo l’energia assorbita dal campo elettrico si trasforma
in energia termica del conduttore. In altre parole:
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un filo conduttore percorso da corrente si riscalda.
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Siano |
L il lavoro elettrico (lavoro del campo elettrico, fornito
dalla batteria),
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V la tensione ai capi della resistenza R,
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I l’intensità di corrente,
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t la durata temporale considerata del flusso di corrente
(intervallo di tempo),
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q la carica trasportata durante il tempo t.
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Allora, per il trasporto di una quantità di carica q = I t
attraverso una sezione qualsiasi del conduttore c’è bisogno di un
lavoro L = q V da cui segue che:
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La quantità di lavoro eseguito nell’unità di tempo è la potenza
P = L / t;
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quindi dividendo per t si ottiene:
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Attenzione
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La semplice relazione precedente per il lavoro è valida solo se
l’intensità di corrente è costante nel tempo. Quindi vuol dire che i
portatori di carica si muovono con velocità (mediamente) costante
(velocità di deriva). Il lavoro elettrico totale sarà quindi
trasformato integralmente in calore (calore elettrico, calore
Joule), visto che non c’è variazione di energia cinetica delle
cariche in movimento. Si assume inoltre che il calore Joule prodotto
sia rimosso continuamente per evitare l’aumento di temperatura della
resistenza ed il conseguente aumento di resistività.
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Unità del SI: L in joule (J)
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P in watt (W)
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Trasformazioni di unità lavoro-energia e potenza
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Lavoro |
1J=Kg m2 s-2 |
1 J = 1 V×A×s |
1J =1(V2/
Ω)×s |
1J = A2×Ω×s |
Potenza |
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1 W = 1 V×A |
1W=1(V2/
Ω) |
1 J = A2×Ω
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Inoltre abbiamo
il kWh:
1 kWh = 103 W×1h
= 103 W×3600
s = 3.6×106
J
1 J = 2.777×10-7
kWh
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