È responsabilità dell'autore assicurare che il documento ipermediale sia una entità coerente.
La costruzione di un documento multimediale si può dividere in tre fasi
In questa fase si cerca di attribuire al materiale lineare una possibile struttura gerarchica di base. Le informazioni vengono divise per domini, definendo quindi quali saranno i nodi del documento.
Qui si procede alla organizzazione del materiale nei dettagli, si cura la sua struttura e accessibilità.
Infine si passa al perfezionamento dell'interfaccia.
Durante la fase di organizzazione vengono date etichette alle ancore, nel modo piú preciso possibile, in modo che l'utente possa fare delle scelte consapevoli sul nodo da accedere. Quello del numero di ancore, come già accennato, è un problema piuttosto delicato. Costruendo troppi collegamenti si rischia di disorientare l'utente, d'altra parte con troppo pochi collegamenti l'ipermedia rischia di essere rigido e poco maneggevole mentre ciò che si vuole ottenere è una struttura aperta e flessibile.
L'autore può evitare di definire una sequenza di lettura e limitarsi a scegliere un punto di partenza oppure può definirne una in base agli interessi e conoscenze del lettore; questa seconda strada è consigliata nel caso in cui si vogliano costruire strumenti didattici.
Per cercare di ovviare al problema dell'orientamento dell'utente nell'ipertesto è utile indicare sempre un percorso ``consigliato'' e dare informazioni su quali nodi sono già stati visitati oltre che sui nodi visitabili. Può essere utile anche fornire il documento di indici, immagini interattive, meccanismi per la ricerca per parole chiavi... Questi strumenti oltre a facilitare l'orientamento permettono di aggirare il problema del caricamento di grossi files.